La "spending review1" e la ricerca scientifica
Un forzoso aggiornamento ai sette giorni a maggio del precedente documento del 2010Lucio Chiappetti - IASF Milano (INAF) - agosto 2012
1: in italiano: spending review
The "spending review1" and scientific research in Italy
A forced update to the seven days in May of the previous 2010 documentLucio Chiappetti - IASF Milano (INAF) - August 2012
1: in the original italian: spending review
Veniamo ora al triviale: quanto costa il refrattore che desideri ?
Let's now come to trivialities: what's the cost of the refractor you wish ?
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Quintino Sella, di formazione professore di matematica e mineralogia,
fu Ministro delle Finanze del Regno d'Italia per 3 volte tra
il 1862 e il 1873.
Quintino Sella, by education professor of mathematics and mineralogy,
was Minister of Finances of the Kingdom of Italy for 3 times between
1862 and 1873.
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Dalla lettera di Quintino Sella a Giovanni Virginio Schiaparelli, 5 maggio 1861
(AOB, Corrispondenza Scientifica, cit. in [2]
nella pagina relativa alla manovra 2010)
From a letter of Quintino Sella to Giovanni Virginio Schiaparelli, 5 May 1861
(AOB, Scientific Correspondence, quoted in [2])
in the page about budget for 2010
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Il Sen. Prof. Mario Monti e' Presidente del Consiglio della
Repubblica Italiana in carica, e ha retto il Ministero dell'Economia
e delle Finanze fino all'11 luglio 2012.
Senator Professor Mario Monti is current Prime Minister of the Italian
Republic, and acted also as Minister of Economy and Finances
until 11 July 2012.
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Introduzione
Molti in Italia avevano percepito, fin dalla prima conferenza stampa, l'insediamento del governo "tecnico" presieduto dall'appena nominato Senatore a vita Prof. Mario Monti come una positiva novita', ed avevano apprezzato la serieta' con cui i nuovi ministri si presentavano, senza fare affermazioni avventate, evitando le voci, e prendendosi il dovuto tempo per preparare i provvedimenti di legge, secondo il motto einaudiano "conoscere per deliberare".
Avevano quindi posto delle aspettative che l'annunciata "spending review" si contrapponesse allo stile dei "tagli orizzontali" dei governi precedenti, e magari che, come in Germania, decidessero di non tagliare affatto sulla ricerca scientifica (il cui peso sul bilancio complessivo e' comunque limitato ... ma per cui anche tagli di piccolo ammontare assoluto possono risultare fatali).
Per questo quanto avvenuto a luglio e' stata una spiacevole sorpresa.
 Perche' quelle immagini ?
Ci permettiamo un piccolo gioco di parole tra i cognomi Monti e Tremonti per osservare come il precedente Ministro dell'Economia e delle Finanze amasse ricordare di occupare la scrivania di Quintino Sella. Tale scrivania e' stata occupata anche dal Sen. Prof. Monti fino a pochi giorni dopo la presentazione del decreto legge sulla "spending review", ma spiace notare (come gia' detto due anni fa) che i professori di economia non hanno purtroppo lo stesso favorevole atteggiamento verso la scienza di chi viene dalle scienze naturali, come Quintino Sella ... o la Cancelliera Merkel che e' una chimica quantistica.
 Antefatti
Ricordo rapidamente che, dopo la buriana del 2010, la situazione degli enti di ricerca sembrava essersi stabilizzata in uno stato di ordinaria amministrazione con due fatti importanti:
- la approvazione degli statuti degli enti di ricerca vigilati dal MIUR (maggio 2011) e la nomina dei relativi Presidenti e Consigli di Amministrazione (estate 2011)
- l'inizio della procedura di valutazione VQR 2004-2010 da parte dell'agenzia appositamente stabilita, l'ANVUR, delle Universita' e degli enti (da novembre 2011 e tuttora in corso)
Tre giorni a luglio
Immagino che qualcuno abbia seguito la vicenda del decreto legge sulla "spending review" sia agli inizi di luglio che nel mese successivo. Fortunatamente questa volta (a differenza dei sette giorni a maggio del 2010) la fase di diffusione di voci incontrollate e' stata assai piu' breve.
Tra il 4 e il 6 luglio in particolare e' circolata una bozza che prevedeva- incorporazione di enti "minori" nel CNR
Tra gli enti vigilati dal MIUR (e quindi recentemente riformati e soggetti alla valutazione VQR in corso da parte dell'ANVUR) sarebbero dovuti essere incorporati nel CNR l'INRIM (che durante una recente riforma era stato parzialmente estratto dal CNR e fuso con lo storico IEN), la storica Stazione Zoologica di Napoli, l'IISG (Istituto di Studi Germanici) e l'INDAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica 'F.Severi').
E' una curiosa nemesi il fatto che l'IISG fu fondato dal filosofo fascista Gentile, e l'INDAM dal matematico fascista Severi (cui la vedova e i discendenti di Vito Volterra, primo presidente del CNR poi estromesso perche' antifascista, sempre rifiutarono di stringere la mano). Tali enti restarono indipendenti dal CNR (nonostante il forte supporto a tale ente da parte del regime fascista) ... e la vendetta della storia deve compiersi ora, quando sono tutti morti ?
Per un "albero genealogico" degli enti di ricerca italiani vedere la slide 12 della mia presentazione del centocinquantenario
- incorporazione dell'INAF (etc.) nell'INFN
Sarebbe stata altresi' prevista l'incorporazione nell'INFN di un ente di pari dimensioni quale il nostro INAF, nonche' di un ente minore quale il Museo Fermi - incorporazione dell'OGS nell'INGV
Sarebbe stata altresi' prevista l'incorporazione nell'INGV di un ente storico che si occupa di oceanografia quale l'OGS - altre incorporazioni e soppressioni
Tra le norme mantenute nel testo presentato al parlamento vi e' poi la soppressione per incorporazione nel Ministero dell'Agricoltura di un ente non vigilato dal MIUR (di natura storica, e che recentemente aveva assorbito altri enti) quale l'INRAN
Alcuni commenti:
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Tra gli enti vigilati dal MIUR non vengono toccati solo
l'Agenzia Spaziale Italiana ASI (che non e' proprio un ente di ricerca ma una agenzia
di finanziamento ma ha un bilancio troppo grande per toccarla) e il
CARSO.
Ovviamente non viene toccato nemmeno il controverso IIT,
una Fondazione lautamente finanziata, voluta nel 2003 dal Ministro Tremonti, e il cui
primo presidente fu Grilli, attuale Ministro dell'Economia e delle Finanze dopo che
Monti ha lasciato tale incarico.
-
Continua a destare preoccupazione la diversita' di trattamento tra enti di ricerca
vigilati dal MIUR e quelli vigilati da altri ministeri (che perdono maggiormente la
loro autonomia di ricerca che dovrebbe essere garantita costituzionalmente)
-
Venendo nello specifico dei proposti accorpamenti, si nota come alcuni potrebbero
anche avere un loro senso, ossia il riportare enti piccoli, mono-sede (e/o con poco
o nullo personale scientifico ma funzione di coordinamento o agenzia) come
istituti di un ente maggiore (p.es. Museo Fermi nell'INFN, ma anche i casi relativi
al CNR ... che pero' contrastano con la tendenza degli ultimi anni a creare enti
nazionali monodisciplinari), pero' in certi casi questo richiederebbe una ridefinizione
della missione dell'ente (se INGV che si occupa di sismologia e vulcanologia assorbe
l'OGS che si occupa di oceanografia, perche' non allora un Istituto Nazionale di
Scienze della Terra ?). Quello che crea piu' problemi senza risolvere nulla sarebbe
proprio l'accorpamento di due enti gia' monodisciplinari e "prevalenti" nel rispettivo
settore (astrofisica e fisica delle particelle), di pari dimensioni ma
sostanzialmente distinti quali INAF e INFN (e l'esempio britannico del PPARC non
sembra costituire un esempio a favore).
Personalmente considero la "taglia" di enti come INAF o INFN "abbastanza ideale". Si tratta di comunita' disciplinari ben definite e prevalenti rispetto alla relativa comunita' universitaria. INAF ha sul territorio nazionale 17 strutture (su un paio di dozzine di sedi fisiche) in 12 citta', di dimensioni all'incirca comparabili in termini di personale. Similmente INFN ha 4 laboratori nazionali, un centro nazionale, e 20 sezioni e 11 gruppi collegati (con sede in dipartimenti di fisica universitari) e partecipa a 2 consorzi. Ognuno dei due enti ha un migliaio di persone, che e' confrontabile con il Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR, nella cui articolazione si possono pero' leggere le stratificazioni delle diverse "riforme" del passato. Tale dipartimento ha 14 istituti, articolati pero' in 62 sezioni o sedi staccate distribuite su 24 citta' o aree geografiche, e di dimensioni eterogenee (da oltre 70 persone a 1-2 unita' in certe sedi staccate presso le Universita').
Tuttavia va detto che ogniqualvolta del personale e' collocato presso sedi di altri enti, o in comodato d'uso, o fornite dal Demanio, degli accorpamenti non comportano alcun risparmio. Al contrario, seri ed utili accorpamenti (p.es. del personale dello stesso ente nella stessa citta' in una unica sede) hanno purtroppo un costo (iniziale) non trascurabile.
Qualsiasi merging tra situazioni eterogenee non presenterebbe alcun vantaggio. Si puo' considerare come in Francia uno stesso istituto fisico ospita personale affiliato a istituzioni diverse (e ricordare come per questo sarebbe desiderabile un comune stato giuridico tra universita' ed enti di ricerca). Si potrebbe forse considerare un autentico risparmio unificando (e semplificando !) molte funzioni amministrative anche di enti diversi (p.es. uffici Paghe e Contributi o Contratti comuni e accessibili telematicamente), ma non certo a costo iniziale zero. Piu' in piccolo, nello specifico INAF, si potrebbero unificare (fisicamente, se no e' inutile e inefficiente) le strutture residenti nella stessa citta' ... ma questo comporta un notevole esborso iniziale per l'edilizia dato che nessuna delle sedi esistenti puo' ospitare tutto il personale delle altre !
-
Tra gli enti vigilati dal MIUR non vengono toccati solo
l'Agenzia Spaziale Italiana ASI (che non e' proprio un ente di ricerca ma una agenzia
di finanziamento ma ha un bilancio troppo grande per toccarla) e il
CARSO.
Ovviamente non viene toccato nemmeno il controverso IIT,
una Fondazione lautamente finanziata, voluta nel 2003 dal Ministro Tremonti, e il cui
primo presidente fu Grilli, attuale Ministro dell'Economia e delle Finanze dopo che
Monti ha lasciato tale incarico.
- altre norme mantenute nel testo presentato al Parlamento
Altre norme di natura generale mantenute nel testo presentato alle Camere e che hanno effetti anche sugli enti di ricerca, sono l'estensione di un anno del blocco al turnover, e la riduzione delle piante organiche del personale del 20% (dirigenti) e del 10% (restante personale). - last but not least notevoli tagli finanziari
Infine ha destato grande scandalo l'Allegato 3 al testo presentato che prevedeva (indicando le cifre) tagli ai bilanci degli enti di ricerca, e soprattutto il taglio maggiore al bilancio dell'INFN proprio appena dopo l'annuncio della rivelazione del bosone di Higgs, ossia un successo mondiale proprio dell'INFN (vista la sua significativa partecipazione all'LHC del CERN). Cfr. un commento sul blog INFN e (ibidem) un commento su Science
Dall'annuncio alla realta'
Ricordo che la "spending review" e' stata presentata come decreto legge, entrando
quindi immediatamente in vigore, e venendo modificata dal Parlamento durante la
procedura di conversione.
Il modo migliore di visionarla e' di usare il sito normattiva.it
in modalita' di multivigenza, prestando attenzione all'intervallo di tempo in cui una
data norma e' (rimasta) valida. In particolare, a meno che uno sia interessato all'iter
parlamentare o agli stadi intermedi, si consiglia di consultare il terzo tra
questi link:
- il testo originale del decreto DL 95 6 luglio 2012
- la legge di conversione L 135 7 agosto 2012
- il testo del decreto in vigore DL 95 6 luglio 2012
- Art. 2 sulle piante organiche
Il comma 1, come gia' citato, prevede un taglio delle piante organiche del 20% per "gli uffici dirigenziali, di livello generale e di livello non generale e le relative dotazioni organiche" e del 10% per il personale non dirigenziale. Fin dalla prima stesura e' prevista una esplicita esclusione dei ricercatori e tecnologi degli enti di ricerca. Quindi possiamo essere contenti sia che ricercatori e tecnologi non rientrino nelle aree dirigenziali, sia della loro esplicita esclusione dal taglio degli organici. Non e' chiaro se il taglio del 20% si applichi solo alle persone con inquadramento dirigenziale (che spesso negli enti di ricerca non esistono proprio, o sono posizioni non coperte) o a tutti gli uffici delle sedi centrali (non molto amate dal popolo ricercatore). Ma purtroppo il taglio del 10% si applica anche ai tecnici di officine e laboratori ... - Art. 5 su riduzioni di spesa comuni a tutta la pubblica amministrazione, come le autovetture (comma 2), i buoni pasto (comma 5) che per le universita' spettano solo al personale contrattualizzato (e gli astronomi ?), i contratti di consulenza a personale in quiescenza (comma 9)
- Art. 7 sull'accorpamento dei consorzi di calcolo CINECA, CILEA e CASPUR verranno accorpati (comma 42bis)
- Art. 8 e all. 3 su tagli ai finanziamenti
E' un articolo di difficile lettura. Il comma 3 fa riferimento a una riduzione del 5% per il 2012 e del 10% dal 2013 per gli enti di ricerca elencati nell'All. 3. Ma non e' chiaro se tale riduzione e' cumulativa o alternativa a quella indicata nel comma 4 (che rimanda esplicitamente all'All. 3 che contiene cifre assolute per ciascun ministero e gli enti di ricerca da esso vigilati). Inoltre l'All. 3 nella versione approvata esclude gli enti vigilati dal MIUR salvo INVALSI (mentre nel testo originale prevedeva i famosi tagli all'INFN di 24 milioni l'anno, al CNR di 16 milioni, e agli altri enti di cifre minori per un totale di 51 milioni). Ora si applica il comma 4bis che per tutti gli enti vigilati dal MIUR (e ora esclusi dall'All. 3) prescrive la riduzione dell'FFO di 51 milioni di euro a partire dal 2013 (si presume da ridistribuire tra gli enti a cura del ministero). Che e' pari a quella totale prevista per il MIUR nella stesura originale dell'All.3 (eccetto per i 19 milioni del 2012). Che confusione ! - Art. 12 soppressione dell'INRAN
- Art. 14 proroga di tagli al 2015 estende vari tagli gia' previsti da altre leggi fino al 2014 di un ulteriore anno fino al 2015. Di difficile lettura, ma dovrebbe voler dire che il turnover del 20% (un assunto ogni 5 pensionati) vale fino al 2014, quello del 50% (un assunto ogni 2 pensionati) per il 2015 e dal 2016 si torna al 100% (1:1).
Conclusioni
La stesura della manovra finanziaria ha mostrato (da parte di forze non chiaramente identificabili) il permanere di un atteggiamento ostile verso la ricerca scientifica e le sue istituzioni.
Mi piace concludere ripetendo due motti, quello che compare sulla tomba di Hilbert e quello di Vito Volterra (1931)
Disclaimer
Le opinioni espresse in questo documento sono quelle dell'autore e non impegnano ne' rappresentano le opinioni ufficiali dello IASF Milano o dell'INAF
Introduction
Many people in Italy perceived, since the first press conference, the establishment of the "technical" government led by the fresh nominated life Senator, Prof. Mario Monti, as a positive good news, and appreciated the serious attitude by which the new ministers showed up, avoiding untimely statements, avoiding rumours and leaks, taking due time to prepare the law proposals, according to the saying of President Einaudi "know before deliberating".
Such people had therefore expectations that the announced "spending review" be a change with respect to the "horizontal cuts" of previous governments, and that maybe, as in Germany, no cuts at all were applied to scientific research (whose weight on the overall budget is anyhow limited ... but for which also cuts of small absolute amount may result utterly detrimental).
Therefore what happened in July has been an unpleasant surprise.
 Why those pictures ?
We make a little graphical pun on the surnames Monti ("mountains") and Tremonti ("three mountains") to note that the latter, previous Minister of Economy and Finances, liked to recall he was sitting at the desk used by Quintino Sella. Such position was held also by Sen. Prof. Monti until a few days after the issue of the decree-law on the "spending review", but we regret that (as already said two years ago) economy professors do not show the same favourable attitude towards science as those with a background in natural sciences, like Quintino Sella ... or like Chancellor Merkel who is a quantum chemist.  
Antefacts
I quickly recall that, after the 2010 "stormy times", the situation of research institutions seemed stabilized into a "business as usual" status, with two important facts:
- the approval of the statutes of the institution under MIUR surveillance (May 2011) and the nomination of the relevant Presidents and Administration Boards (summer 2011)
- the beginning of the evaluation procedure VQR 2004-2010 by the ad-hoc established agency, ANVUR, concerning Universities and research institutions (since November 2011 and still in progress)
Three days in July
Foreign readers have probably not followed the story of the "spending review" decree at the beginning of July nor in the following month. Luckily this time (contrary to the seven days in May of 2010) the stage of uncontrolled leaks and rumours has been much shorter.
In particular between July 4 and 6 a draft circulated, foreseeing- merging of "minor" research institutions into CNR
Some of the research organization under MIUR surveillance (as such recently reformed and subject to the VQR evaluation in progress by ANVUR) should have been merged into the National Research Council (CNR), namely INRIM (which in a recent reform partially exited from CNR to be merged with the historical IEN), the historical International Zoological Station of Naples, IISG (Institute for Germanic Studies) and INDAM (National Institute of Higher Mathematics 'F.Severi').
By a curious nemesis, IISG was founded by the fascist philosopher Gentile, and INDAM by the fascist mathematician Severi (whom the widow and the descendants of Vito Volterra, first CNR president fired because anti-fascist, always refused to shake hands with). Such organization managed to remain independent from CNR (despite CNR was strongly sponsored by the fascist regime) ... why history's revenge shall be accomplished now, when they are all dead ?
For a "genealogical tree" of research organizations in Italy see slide 12 of my presentation for the 150th anniversary
- merging of INAF etc. into INFN
Also foreseen were the mergings into the National Institute for Nuclear Physics (INFN) of a research organization of equal size i.e. our National Institute for Astrophysics (INAF), as well as of a minor institution like the Fermi Museum - merging of OGS into INGV
Also foreseen was the merging into the National Institute for Geophysics and Vulcanology (INGV) of an historical institution dealing with oceanography i.e. OGS - other mergings and suppressions
The cancellation by merging in the Ministry of Agriculture of a research organization not under MIUR surveillance, INRAN (an historical institution who recently absorbed other organizations) is instead mantained in the text submitted to Parliament.
Some comments:
-
Only two of the organization undere MIUR surveillance are untouched:
the Italian Space Agency ASI (not really a research organization but a funding agency
with a budget too big to touch) and a local consortium
CARSO.
Of course no cuts also for the controversial IIT,
a Foundation richly funded, established in 2003 by Minister Tremonti, and whose first
president was Grilli, currently Minister of Economy and Finances after the dismissal
of such Ministry by Premier Monti.
-
A continuous source of worry is the different treatment between research organization under
surveillance by MIUR and under other ministries (the latter are more affected by a loss
in their autonomy of research, despite the existing constitutional guarantees)
-
Considering now the specific mergings, one may note that some might make sense, like
incorporating small organizations, with a single location (and/or with little or no
scientific stuff but acting as coordinating bodies or agencies), as institutes
of a larger organization (e.g. the Fermi Museum into INFN, but also the mergings into
CNR ... which however are in contrast with the trend to create national
unidisciplinary organizations). Also in some cases this will require a redefinition of
the mission of the institution (if INGV, dealing with seismology and vulcanology absorbs
OGS dealing with oceanography, why not a larger National Institute of Earth Sciences ?).
The most problematic merging (with no positive effects) would be instead the merging
of two institutions, already unidisciplinary and "prevailing" in the respective
branch (astrophysics and particle physics), of comparable sizes, but substantially
distinct in their missionm like INAF and INFN (with the unfavourable example of the
British PPARC against it).
Personally I consider the "size" of organizations like INAF o INFN "close to ideal". They are well defined disciplinary communities, prevailing with respect to the relevant university community. INAF has on national territory 17 structures (with a couple dozen physical seats) in 12 cities, of comparable size in terms of staff. Similarly INFN has 4 national laboratories, a national centre, and 20 sections and 11 related groups (hosted in university physics departments) and partecipates to 2 consortia. Both organizations have a staff of about 1000, comparable with the Department of Physical Sciences and Material Technology of CNR, in whose articulation one can however read layers vestigial of various past "reforms". Such department has 14 institutes, arranged however in 62 sections or detached branches distributed on 24 cities or urban areas, of very disuniform staffing size (from more than 70 persons to 1-2 persons for people seconded into University institutes).
However one must say that, whenever staff is lodged in premises of other institutions, or hosted free of charge (commodate), or hosted in State-owned property, moving in a single seat does not cause any money saving ! On the contrary, a serious and useful merging (e.g. of staff of the same institution in a single seat per city) will unfortunately have a non-negligible (initial) cost.
Any merging among heterogeneous arrangement will not bring any advantage. Consider instead like in France the same physical institute hosts staff affiliated to different institutions (and remind how for this purpose it would be desirable a common status between university and research organization staff). One could perhaps considerar a genuine saving, unifying (and simplifying !) many administrative functions eventually across different organizations (e.g. common offices to compute salaries or arrange contracts accessed over the net), but surely not at initial zero cost. On a smaller scale, in the specifics of INAF, one could unify (physically, otherwise is useless and inefficient) structures located in the same city ... but this requires a sizeable initial expensive for building since none of the existing seats is large enough to host the staff of other ones !
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Only two of the organization undere MIUR surveillance are untouched:
the Italian Space Agency ASI (not really a research organization but a funding agency
with a budget too big to touch) and a local consortium
CARSO.
Of course no cuts also for the controversial IIT,
a Foundation richly funded, established in 2003 by Minister Tremonti, and whose first
president was Grilli, currently Minister of Economy and Finances after the dismissal
of such Ministry by Premier Monti.
- norms preserved in the text submitted to the Parliament
Other norms of general nature (concerning the entire public administration) have been mantained in the text submitted to the Parliament. They apply also to research organizations and include the extension of a further year to the turnover blockage, and the cuts to the staff complement by 20% (managers) and by 10% (remaining staff). - last but not least remarkable budget cuts
Finally, everybody was scandalized by Attachment 3 (to the submitted text) foreseeing (with explicit amounts) cuts to the budgets of research organizations, and particularly since the largest cut applied to the budget of INFN, just immediately after the announcement of the detection of Higgs boson, a world-scale success exactly of INFN (considered the significance of INFN participation to the LHC at CERN). See comments in the INFN blog and also (as reported there) a comment on Science
From announcement to reality
I remind that the "spending review" has the form of a Decree-Law, which is immediately
valid (for 60 days), being modified by the Parliament during the process of
conversion in a permanent Law.
The best way to view the law text is to use site normattiva.it
in "multivigenza" mode, which displays the time interval in which a particular norm is
(or has remained) valid. In particular, unless one is interested to intermediate steps
or to the conversion process, one should use the third of these links:
- original text of the Decree DL 95 6 July 2012
- conversion law Law 135 7 August 2012
- text of the decree as currently valid DL 95 6 July 2012
- Art. 2 on staff complement
Catch 1, as anticipated, foresees a cut of staff complement of 20% for "directive offices, of general level and of non general level and relative staff complement" and of 10% for non directive staff. Since the original version, researchers and technologists of research organization are explicitly excluded from the cuts. So we can be happy since researchers and technolgists are no longer included in the directive career, as well as of their explicit exemption from staff complement cuts. It is not clear if the cut of 20% applies only to person classified as managers (which in research organizations are positions either not existing or vacant) or also to offices in headquarters (not loved by the "people of scientists"). But unfortunately the cut of 10% applies also to undergraduate technicians in workshops and laboratories ... - Art. 5 on expenditure cuts common to whole public administration, deals with items like cars (catch 2), lunch tickets (catch 5) which for university will apply only to "contractualized staff" i.e. not professors (what about astronomers ?), consultancy contracts given to retired staff (catch 9)
- Art. 7 on the merging of computing centres CINECA, CILEA and CASPUR (catch 42bis)
- Art. 8 and attachment 3 on funding cuts
This article is rather hard to read. Catch 3 mentions a cut of 5% in 2012 and of 10% since 2013 for research organizations listed in Attachment 3. But it is unclear whether such cut is cumulative or alternative to the provisions of catch 4 (referring explicitly to Attachment 3 containing absolute amounts for each ministry with a breakdown for the research organization under its surveillance). Moreover Attachment 3 in the approved version excludes organizations under MIUR surveillance excepted INVALSI (while the original version contained the infamous cuts to INFN for 24 million euro/year, to CNR for 16 million, and lesser amounts for other organization upto a total of 51 million). Now the applicable catch is catch 4bis which, for organization under MIUR surveillance (now excluded from Attachment 3), dictates a cut to the Ordinary Fund by 51 million euro since 2013 (presumably to be distributed among organizations care of the ministry). I.e. an amount similar to the total attributed to MIUR in the original version of Attachment 3 (excepted 19 millions for 2012). What a mess ! - Art. 12 suppression of INRAN
- Art. 14 extension of cuts to 2015 It extends various cuts foreseen by pre-existing laws until to 2014 of a further year i.e. until 2015. Difficult to read, it should mean that a turnover of 20% (1 person hired every 5 retired) holds until 2014, a turnover of 50% (1 person hired every 2 retired) for 2015 and since 2016 one is back to 100% (1:1).
Conclusions
The preparation of the budget manoeuvre demonstrated a permanent hostile attitude towards scientific research and its institutions (by forces not clearly identified).
I like to conclude recalling again two mottos, one appearing on Hilbert's grave and another by Vito Volterra (1931)
Disclaimer
Opinions expressed herein are the author's own and do not represent a commitment by, nor are official opinions of, IASF Milano or INAF