Vedere anche i sogni di un ingenuo, le riflessioni di febbraio and references therein (a, b).
I Decreti Legislativi di riforma del CNR, dell'INAF e dell'ASI proposti in
prima stesura in febbraio sono stati approvati il 4 giugno
Al momento in cui scrivo sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale quelli
del CNR e
dell'ASI
mentre quello dell'INAF e' disponibile nella versione ufficiale sul sito del
MIUR
NEW ! il DL INAF e' apparso sulla
Gazzetta !!
Dato che a questo punto e' un dato di fatto il passaggio all'INAF di IASF, IRA e IFSI, non prendo piu' in esame (ne' ho letto in alcun dettaglio degno di nota) i decreti CNR e ASI, ma mi limito a alcuni brevi commenti su come la stesura finale INAF si e' evoluta rispetto alla precedente, con particolare rispetto ai punti da me gia' considerati, per passare poi ad alcune considerazioni sui nuovi Regolamenti.
Altrimenti detto lasciateci sognare di poter avere dei regolamenti sensati e non burocratici e che qualcosa di buono possa uscire da questa riforma verticistica e non richiesta
I preamboli (Art. 1-2-3) sono praticamente invariati, salvo che all'art. 2 e' scomparso un comma sulle convenzioni per i dottorati, che resta citato all'art. 3 con una aggiunta sul "coinvolgimento del mondo produttivo" |
L' Art. 5 sui principi di organizzazione e' stato riscritto demandando le cose ai regolamenti |
Dalle funzioni del presidente (Art. 6) e' stata soppressa la "definizione delle linee guida del piano triennale" e aggiunta la "attribuzione degli incarichi ai direttori" |
Alle funzioni del consiglio di amministrazione (Art. 7) e' stato aggiunto che "delibera le linee guida del piano triennale". Inoltre il CdA si limita a "verificare" e non piu' "valutare" i risultati dell'attivita'. |
Infine i membri del CdA devono avere competenza astronomica |
4 membri del Consiglio Scientifico (Art. 8) sono ora eletti dal personale ricercatore (4 nominati dal Presidente, e 4 dal CdA su terne proposte dai direttori) |
Alle funzioni del direttore amministrativo (Art. 11) e' stato aggiunto il conferimento degli "incarichi ai dirigenti" (amministrativi ? chi sono ?) |
L'Art. 12 sui Dipartimenti non e' cambiato molto, e menziona ancora la afferenza di osservatori e istituti a un dipartimento. Tra le funzioni dei dipartimenti e' scomparso il comma sulle grandi strutture. |
Piu' degno di nota e' pero' il rinvio della definizione dei dipartimenti al Regolamento di Organizzazione e Funzionamento, e la scomparsa dei CS dipartimentali |
Le norme su Osservatori e Istituti sono state unificate in un solo articolo (Art. 13) con testo praticamente invariato. |
Degno di nota e' che osservatori e istituti sono "responsabili" della attivita' di ricerca e non mere sedi in cui si "svolge" tale attivita' come nei nuovi istituti CNR. |
L'Art. 14 (gia' 15) e' stato riscritto includendo le norme sul Commissario, le incompatibilita' e (aggiunta dell'ultimo momento) un comma sull'Avvocatura dello Stato. |
Degno di nota e' che i direttori hanno tutti una indennita' di carica e sono collocati in aspettativa sia che vengano dall'Universita' sia che vengano dall'interno dell'INAF. |
L'Art. 15 prevede piani triennali con aggiornamenti annuali, ma non piu' piani annuali |
L'Art. 18 sui Regolamenti e' cambiato solo di poco in modo consistente agli altri cambiamenti. |
Tuttavia i regolamenti non sono piu' soggetti alla approvazione del MIUR ma solo al silenzio-assenso della Funzione Pubblica. Come prima i pareri del personale passano solo attraverso i sindacati. |
Il testo del comma sul reclutamento del personale e' stato riscritto in modo piu' sensato |
L'Art. 19 sul personale prevede la facolta' di opzione al contratto ricerca per gli astronomi ex INAF ; vi e' una modifica al testo sul reclutamento del personale ; sono state modificate le percentuali per le assunzioni ex Art. 19 comma 4 (praticamente quella se si volesse assumere Giacconi all'INAF :-) ) e ex Art. 19 comma 5 (che invece direi sostituisce i buoni vecchi Art. 36 !! ) |
L'Art. 22 sul transitorio e' stato cambiato, include le norme sul Commissario (commi 1 e 3), una miglior specifica del transitorio CNR (comma 2) con esplicita menzione del trattamento previdenziale e affini del personale, e del trasferimento di amministrativi della sede centrale; e' pero' scomparsa la menzione dei "beni mobili e immobili" |
Degno di nota ma di difficile interpretazione e' il comma 5, che abolisce il vecchio DL istitutivo dell'INAF con la eccezione di un singolo comma che mi pare riguardi l'interscambiabilita' delle graduatorie tra concorsi universitari e per astronomi |
il ROF |
a) definisce i dipartimenti, raggruppando gli istituti e gli osservatori ad
essi afferenti; b) definisce le procedure per la nomina dei direttori di dipartimento; c) definisce gli istituti e gli osservatori, la loro dislocazione sul territorio, e la loro articolazione organizzativa; d) stabilisce le procedure di selezione per la nomina dei direttori di istituto e di osservatorio; e) definisce le regole per le partecipazione dell'ente in altri soggetti pubblici e privati. |
il RACF |
a) definisce uno schema tipo per la redazione da parte dei dipartimenti del
bilancio preventivo e del bilancio consuntivo; b) definisce modalit che assicurino la trasparenza nell'assegnazione e nell'utilizzo delle risorse finanziarie per i diversi obiettivi di ricerca e per la realizzazione delle funzioni istituzionali; c) definisce modalit per l'acquisto di beni, servizi e forniture, anche in conformit alla normativa comunitaria; d) individua le modalit per l'acquisizione da parte degli istituti di risorse esterne all'ente; e) definisce modalit per la gestione patrimoniale, economica, finanziaria e contabile interna, anche in deroga alle disposizioni sulla contabilit generale dello Stato; f) prevede la facolt di erogare anticipazioni nel limite del 20 per cento contrattuale, per le forniture di strumentazione scientifica e tecnologica di particolare complessit in deroga alle disposizioni normative vigenti in materia. |
il RP |
a) definisce modalit per la gestione e l'amministrazione del personale; b) stabilisce le procedure per il reclutamento del personale a tempo determinato e a tempo indeterminato. |
C-RIst | regolamento istituti | ->ROF ->ROP (nota1) |
C-RAmm | regolamento amministrazione centrale | ->ROF o RACF o non applicabile ? |
C-RCont | regolamento contabilita' | -> RACF |
C-RAg | regolamento promozione ricerca "agenzia" | (non applicabile ?) |
C-RConc | regolamento concorsi | ->RP |
C-RCons | regolamento iniziative esterne "consorzi" | ->ROF punto e |
C-ROrg | regolamento organi e piano triennale | ->ROF |
Gli attuali Regolamenti INAF si trovano qui e sono
I-ROF | regolamento organizzazione e funzionamento | ->ROF |
I-RAC | regolamento amministrazione e contabilita' | ->RACF |
I-RPE | regolamento personale all'estero | ->RP (parte) |
I-RPO | regolamento pari opportunita' | (non applicabile / materia sindacale ?) |
I-RSus | regolamento sussidi | (non applicabile / materia sindacale ?) |
Prima di procedere a una lettura sinottica degli stessi (quelli CNR un po' li conosco, quelli INAF no) butto giu' pero' una specie di libro dei sogni unbiased da tale lettura, in forma di un elenco di punti. In realta' ho prima elencato qui sotto "per regolamento" dei punti "tematici" in modo schematico, poi ho aggiunto davanti un eventuale commento "formale", e poi fatto dei riferimenti (indicati con vedi) ai punti del vero e proprio libro dei sogni.
Una rapida lettura sinottica del regolamento I-ROF dell'attuale INAF mostra in realta' moltissime similarita' formali con i regolamenti CNR, salvo che esso contiene in unico testo parti del C-Rist, del C-Rorg, del C-RAmm e del C-RCons, ossia altrimenti detto di quelli che dovranno essere i futuri ROF e RP.
Il regolamento del personale dovrebbe coprire argomenti come :
Il regolamento di organizzazione e funzionamento dovrebbe coprire argomenti come :
Nella mia opinione qualsiasi afferenza di interi istituti (e non di singoli ricercatori o progetti) a dipartimenti disciplinari non puo' funzionare, e cosi' pure il numero di due e' insufficiente a creare una qualsiasi valida divisione disciplinare per cui ritengo fattibili solo due soluzioni :
Non andrebbe esclusa la possibilita' che il dipartimento costituisca delle Commissioni su base disciplinare (modello INFN ?) vuoi per il coordinamente dei progetti, vuoi in connessione alle aree disciplinari per concorsi e gestione del personale.
Il mantenimento della struttura attuale (Osservatori vecchio INAF -> nuovi Osservatori, mega-Istituti CNR -> nuovi Istituti INAF) introdurrebbe una discrepanza di livelli non giustificata.
La cosa piu' naturale pare una strutturazione su carattere territoriale per le strutture di ricerca generale (salvo cioe' quelle operativo-osservative), vuoi nella forma di ripristinare i vecchi istituti CNR "cittadini", lasciando invariati gli osservatori, oppure, forse preferibilmente, ...
... di creare degli Istituti-Osservatori su base cittadina o regionale (accorpando osservatori e sezioni CNR) a loro volta suddivisi in Sezioni.
Separatamente trovate un esempio a titolo di divertissement
Le Sezioni di norma si riferiscono a gruppi di ricerca di dimensioni sostanziali con una sede logisticamente distinta.
Dovrebbe essere possibile costituire della Stazioni Operative (tipicamente con funzioni osservative, attuali osservatori "sulla montagna" o sedi di antenne radiotelescopiche, ma ev. anche centri spaziali), che, se permanently manned da un sostanziale quantitativo di personale, avrebbero dignita' di Sezione mentre sarebbero mere strutture operative se non permanently manned o se con poche persone residenti (ovviamente eccettuato quanto previsto altrimenti per le "grandi strutture" all'estero)
Dovrebbe anche essere possibile creare delle Unita' di Ricerca a tempo determinato, in genere legate a un progetto strumentale (spaziale o no). Esse non dovrebbero necessariamente venire formalizzate quali sezioni o centri di secondo livello, ma dovrebbero venire dotate di personale tecnico e amministrativo dedicato prendendolo da una pool a cio' preposta
Le Sezioni formalmente costituite avrebbero un Capo Sezione nominato dal Direttore, in maniera analoga
a quanto previsto attualmente dal C-RIst CNR, tra il personale della Sezione stessa,
nelle fasce A e B, anche a rotazione.
Per un eventuale CdI/CdO sarei per la cosa piu' semplice, si vota chi vuole senza collegi di fascia e
si prendono i primi degli eletti
Per il CS sarei favorevole a che i candidati avanzino una candidatura esplicita, dopo di che mi parrebbe
opportuno che chiunque potesse votare chi vuole indipendentemente dalla fascia, ma non escludo collegi
geografici, ne' mi scandalizzerebbe la presenza di quote per fascia a posteriori (p.es. almeno UN eletto
per ogni fascia, che sono 3 su 4)
Non mi e' tuttora chiaro che cosa indica la NON abrogazione del comma 4 art. 11 del DL 296 del 1999 prevista al comma 5 art. 22 del nuovo DL, ma e' qualcosa che ha a che fare con gli Astronomi INAF ...
Chi mi conosce sa come la penso in proposito : a me andava bene quando c'era il "trattamento omnicomprensivo", lavorare quante ore al giorno mi pare, dieci o piu', nelle ore che mi pare, inclusi i weekend, niente straordinari, niente recuperi compensativi, niente cartellino o firma ma una autocertificazione di "aver lavorato almeno tante ore quante previste dal contratto"
Ricordo che l'attuale CCNL della ricerca all'art.58 prevede per ricercatori e tecnologi la
autonoma determinazione del tempo di lavoro, non fa riferimento a meccanismi di determinazione
automatica (cartellini o badge) la cui imposizione, ove avvenisse, sarebbe un abuso, e prevede la
costituzione di una commissione paritetica per la gestione sperimentale di altre modalita'
dell'orario di lavoro (che si ricorda i dirigenti -amministrativi- degli EPR non hanno).
Purtroppo tale articolo prevede anche i recuperi compensativi, di cui tuttavia io e quelli che
condividono le mie posizioni non abbiamo mai fatto uso
Sarebbe percio' opportuno che, ove i regolamenti possano prevalere sui contratti, indichino norme di natura omnicomprensiva, o quanto meno consentano di optare tra un meccanismo omnicomprensivo e uno a recupero
Mi riservo comunque i diritti di mantenere, con le attuali motivazioni, la modalita' attuale di autocertificazione mensile di ottemperanza all'orario minimo di lavoro