Riflessioni
primaverili
sulla riforma dell'INAF
E se son rose ... fioriranno
Cosi' con le referenze citate sotto completiamo le quattro stagioni
Lucio Chiappetti -
IASF/MI (ancora per poco :-) )
- aprile 2004
Vedere anche in ordine cronologico inverso le referenze di
di giugno 2003 (su INAF),
febbraio 2003 ("riforma Moratti"),
novembre 1999 (su CNR),
agosto 1999 ("riforma Berlinguer"),
e dicembre 1997.
Semi-nuovo quasi-vecchio ! Commenti sui regolamenti emendati distribuiti dal Commissario
in data 15 giugno 2004 :
sinossi e
commenti.
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semi-nuovo ! Commenti sui regolamenti versione finale distribuiti dal Commissario
in data 26 luglio 2004 :
sinossi e
commenti.
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Le fonti
Le bozze dei tre regolamenti INAF sono disponibili con qualche problema
tecnico sul sito INAF alla pagina della
riforma in formato PDF (sulla
stessa pagina si trova anche il file Powerpoint della
presentazione ai sindacati).
Copie locali in formato PDF c/o Sandro e in formato postscript c/o Lucio
(peccato non ci sia l'HTML da nessuna parte) sono disponibili qui
per i tre regolamenti :
Quanto sopra si riferisce alle bozze iniziali. Le versioni finali sono disponibili
sulla apposita pagina INAF (dove
peraltro il RAC appare corrotto a una lettura con Acrobat Reader mentre i suoi
allegati sono leggibili) ed inoltre in una copia locale :
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- Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF)
: PDF
- Regolamento del Personale (RP)
: PDF
- Regolamento su Amministrazione Contabilita' e attivita' contrattuale (RAC)
: PDF (corrotto) e
allegati (PDF)
Nel seguito daro' una sinossi commentata dei regolamenti, con
riferimento anche al decreto di riforma, ai regolamenti CNR vigenti, ed alle
aspettative, a supporto della discussione interna
alla sezione di Milano dello IASF, allo IASF in vista del CdI, e in sedi piu'
ampie.
Seguira' invece un elenco di commenti specifici al testo che
potranno servire a chi dovra' inviare commenti con una certa ufficialita'
Spero mi perdonerete qua e la' qualche riferimento umoristico ...
... dove mi ricordo lo identifichero' con una faccina :-)
Sinossi commentata dei Regolamenti
Usero' il consueto artificio dello sfondo di colore variabile per indicare un
giudizio (verde = positivo, rosso = negativo o problematico, giallo = indifferente).
Come commento generale si puo' dire che i Regolamenti non contengono punti
negativi, dove devono fanno riferimento diretto al decreto di riforma (il che
evita la ripetizione di testo ridondante, ma non facilita la lettura) ed altrove
specificano quanto va specificato in modo generalmente chiaro e condivisibile. Mi
limitero' pertanto a evidenziare i punti a cui attribuisco qualche rilevanza.
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Noto tuttavia che i Regolamenti non affrontano ancora alcuni punti chiave (che
dalla precedente esperienza CNR uno sa essere importanti) come
la denominazione di quali saranno gli Osservatori ed Istituti (particolarmente
rilevante per gli istituti ex-CNR multi-sezione), le aree tematiche, i concorsi,
ed altri importanti dettagli, alcuni illustrati informalmente nelle visite
pastorali e nella presentazione ai sindacati, altri tuttora sconosciuti.
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Il quadro resta quindi aperto, dopo tanti mesi uno potrebbe dire che,
di fronte a tante aspettative,
parturiebat mons ... ille vero murem peperit
Speriamo ancora che il topolino
si dimostri un leone.
Piu' che l'inizio della fine della riforma, questa soltanto e' la fine dell'inizio.
Ma per molte cose sono i dettagli a fare la differenza, e piacerebbe avere garanzie
p.es. che tanti dettagli accennati durante le "visite pastorali" possano venire
attuati quale che sia il futuro Consiglio di Amministrazione.
Seguono i commenti specifici al ROF, al RP e al
RAC, a cui, per completezza di discussione (ma con assai meno
urgenza) ne aggiungo qualcuno sul discorso aree tematiche.
Cominciamo con pochi e rapidi commenti su questo regolamento che e' ne' piu' ne'
meno (in)comprensibile dei suoi predecessori della stessa natura.
Contiene gli usuali concetti di centri di responsabilita' di primo e secondo
livello che gia' conosciamo (ehm ..) e gli ordinatori secondari di spesa
(se ci siano anche quelli primari non ho avuto la pazienza di cercarli :-) ).
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Al comma 8 dell'Art. 16 specifica che si possono usare le carte di credito per
i pagamenti, il che si direbbe positivo.
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Al comma 4 dell'Art. 17 parla di conti correnti postali per il servizio di cassa,
ma non ho avuto la pazienza di cercare se parli di conti correnti bancari e di
quale struttura li possa usare.
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L'art. 18 e' dedicato al servizio di (piccola) cassa, ma non mi pare dia grandi
dettagli e quindi non so valutarlo. In quello CNR erano indicati ammontari.
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Non ho avuto la pazienza di verificare se e' previsto un meccanismo per portare
facilmente da un anno all'altro i fondi avanzati (come esiste per il CNR).
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Questo regolamento e' stato ovviamente pensato, ripensato e rimacinato, anche per
per il suo ruolo chiave, e quindi e' in uno stato piuttosto avanzato.
Il titolo I con gli art. 1-3 e' un preambolo "per atto dovuto"
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anche se il comma 2 dell'art. 2 sa di blurb un po' vacuo e alla moda (che cosa e'
la proiezione internazionale ?) Il riferimento al mercato della ricerca
e' poi un po' infelice
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Gli art. 4-5 sul Presidente
riprendono e dettagliano quanto contenuto nel decreto di riordino
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Gli art. 6-7 sul Consiglio di Amministrazione pure
riprendono e dettagliano quanto contenuto nel decreto di riordino. Si noti in
particolare che :
- e' il CdA a stabilire quali sono gli istituti (Art. 6 comma 2 punto c)
- il CdA si riunisce (art. 7 comma 1) almeno tre volte l'anno, piu' del CS
(art. 8 comma 4) che deve riunirsi una volta sola, quindi quello che
conta e' il CdA !
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L'art. 8 sul Consiglio Scientifico
riprende e dettaglia (a volte in modo ridondante, p.es. commi 1 e 3)
quanto contenuto nel decreto di riordino
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Comma 3 punto b.
Non e' chiarissimo il meccanismo di nomina dei 4 membri "direttoriali". Ogni
Direttore di istituto propone una terna ? e poi il CdA ne fa l'intersezione
"select distinct" e sceglie ?
Qui fra l'altro viene indicato anche un ruolo consultivo di un Comitato di
istituto di cui si dice pochissimo altrove (art. 30 comma 7)
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Comma 3 punto c.
I 4 membri eletti sono eletti dal personale scientifico dell'ente, tra personale
delle fasce A e B (dell'ente o esterni) autocandidato e vengono precisate le
norme elettorali
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Non e' chiaro come le incompatibilita' di cui all'Art. 12 entrino in gioco (si
veda i commenti testuali piu' sotto)
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Si noti che il personale ricercatore della fascia C (errezero e affini) non
possono venire eletti quali membri del CS. Al CNR non siamo abituati a questa
differenziazione gerarchica.
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Comma 4. Il CS si riunisce d'obbligo solo una volta l'anno, quindi pesa meno del CdA
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Gli art. 10-11 sui Revisori dei conti sono un atto dovuto che
riprende e dettaglia quanto contenuto nel decreto di riordino
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Le norme di incompatibilita' di cui all'art. 12, e in particolare il comma 2
sulle commissioni di concorso, vanno integrati con quanto scritto al comma 4
dell'Art.16 e al comma 9 dell'Art.20.
Possono essere riassunti dicendo che non si possono ricoprire due incarichi,
o un incarico ed essere commissario di concorso (i Direttori di istituto possono essere
commissari ma solo per altri istituti)
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Noto che si fa riferimento sempre a "commissioni di concorso per reclutamento"
e non a "commissioni di concorso per avanzamento carriera", mentre forse
sarebbe opportuno menzionare entrambe.
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Ometto di commentare
l'art.13 sul Comitato di Valutazione in quanto atto dovuto
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Gli Art. 14-16 sui Dipartimenti e loro Direttori riprendono e dettagliano
il decreto di riordino con i seguenti punti, fra gli altri, degni di nota
- Art. 14 comma 1
I dipartimenti sono i due che sappiamo (Dip.Strutture e Dip.Programmi)
- Art. 14 comma 2 I dipartimenti sono centri di responsabilita' di primo
livello come adesso gli istituti tipo IASF, gli istituti (cfr. Art. 18
comma 4) sono di secondo livello (come adesso le Sezioni dello IASF)
- I progetti di ricerca locali cadono sotto il Dip.Strutture
(Art. 15 comma 2 punti d e j), mentre quelli nazionali o internazionali
sotto il Dip.Progetti (Art. 15 comma 3 spec. punto c)
- Le risorse umane, strumentali e finanziarie sono gestite dal
Dip.Strutture (Art. 15 comma 2 punto c), come pure calcolo e reti
(ibidem punto g) mentre il Dip.Programmi alloca risorse (presumibilmente
solo finanziarie) per i "grandi" progetti (Art. 15 comma 3 punto b)
- Vi e' altrimenti un parallelismo parziale tra certe funzioni del
Dip.Strutture (comma 2 punti a/b/c/e/j) e del Dip.Programmi
(comma 3 punti a/a/b/c/d)
- Sotto il Dip.Strutture (Art. 15 comma 2 punto e) stanno le strutture
osservative e fantomatici centri di ricerca per cui si veda
oltre all'art. 18 e segg. e all'art. 32.
- Il raccordo con l'ASI e' sotto il Dip.Programmi (Art. 15 comma 3
punto c)
- Le attivita' di alta formazione (dottorati ?) sono pure, un po'
sorprendentemente, sotto il Dip.Programmi (Art. 15 comma 3 punto f)
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Le macro-aree tematiche di cui recentemente si e' discusso (presentazione
Benvenuti alla SAIt, mail Perola) sono menzionate solo en passant al punto a
del comma 3 dell'art. 15 (sotto il Dip.Programmi).
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L'art. 17 sulle Divisioni e Servizi (la cui differenza non e' lapalissiana)
interne ai Dipartimenti e' una scatola vuota il cui riempimento e' demandato
a successivi regolamenti interni
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Gli art. da 18 a 21 riguardano le Strutture (ex Osservatori e Istituti), che
sono centri di responsabilita' di secondo livello (Art. 18 comma 4), ma possono
avere entrate proprie (Art. 19 comma 2) ed hanno autonomia scientifica (Art. 19
comma 1) e una propria amministrazione (Art. 19 comma 6).
Mentre in generale l'impostazione pare condivisibile, destano qualche
dubbio o incertezza i punti seguenti
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La definizione delle strutture (e in particolare la sorte degli attuali istituti
CNR plurisezione, o la articolazione in sezioni di strutture coesistenti in una
stessa citta' o area geografica) e' lasciata nel vago (in part. al punto a comma
1 art. 18, ma cfr. punti b e c comma 3) ... insomma non sappiamo ancora se saremo
la sezione di Milano dello IASF, il BLOB (Branca di Lambrate dell'Osservatorio di Brera),
o il SUGO (Sezione Unica Giuseppe Occhialini) ! :-)
Parrebbe anche che strutture diverse possano avere "statuti" diversi a discrezione
del Direttore del Dip.Strutture (Art. 19 comma 5)
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La struttura puo' avere un Comitato Consultivo di 6 persone ( art. 20 comma 7),
ma di nomina direttoriale e non elettiva come gli attuali CdI, e senza una
garanzia di rappresentanza in caso la struttura abbia piu' sezioni geograficamente
distinte (come invece previsto dagli attuali Regolamenti CNR per gli Istituti)
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La nomina del Direttore di struttura (art. 20 comma 2) e' parzialmente elettiva
con un curioso sistema di "primarie", ed avviene tra le fasce A e B del personale
interno o esterno (mentre votano tutti, anche se con un sottopeso del personale
tecnico e amministrativo (non e' pero' chiaro p.es. cosa avvenga del personale,
anche ricercatore, non di ruolo))
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Non e' chiara la natura delle "strutture a tempo determinato" (Art. 18 comma 1 punto b
e art. 21). Positiva se si tratta
p.es. di stazioni osservative remote e simili, dubbia se (magari alla luce del
comma 3 dell'art. 32) reintroduce i 'Centri' presso
le Universita' che esistevano nel passato CNR prima della precedente riforma (ma non
nel nostro settore).
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Ometto di commentare
gli art. da 22 a 24 relativi alla Amministrazione centrale
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All'art. 25 si noti che l'organico dell'INAF e' nazionale.
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Gli art. 26 e 27 sui piani decennale ("horizon 2014" ? e magari "horizon 2038" :-))
e triennale sembrano pretty standard.
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L'art.28 afferma che i progetti nazionali e internazionali (ma per questo intende
strumentazione di piano focale, payload, missioni, archivi o anche altro ?) cadono
sotto il Dip.Progetti, che ogni progetto ha un PI, e che "si avvale" delle
strutture amministrative (ma questo vuol dire una segretaria dedicata tratta da
una pool, come avviene in altri paesi ?)
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L'art. 29 introduce una Commissione di esterni a scopo di valutazione diversa
dal Comitato di Valutazione di cui all'art. 13. Di che cosa si tratta ? di un
Visiting Committee, simile agli attuali CS degli Istituti CNR ?
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L'art. 32 sulle Universita' pare piuttosto generale, salvo il dettaglio dei
Centri (discusso sopra all'art. 18 e segg.).
I corsi e le borse di dottorato sono trattate en passant al comma 3
dell'art. 33, ma non e' chiaro se siano diversi dalla alta formazione
post laurea di cui all'art. 33 comma 1. A parte il fatto che oggigiorno
col 3+2 la dicitura "post laurea" e' forse imprecisa.
Non e' chiaro che cosa vuole dire la clausola sulla "partecipazione di
proprio personale del comma 3 art. 33 : positiva se significa mettere il becco
nelle commissioni di dottorato, negativa se significa fornire "a gratis" personale
di supporto ai fantomatici centri
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Gli art. 34-35 sono le ovvie disposizioni transitorie e finali (senza Savoja :-) )
e sostanzialmente danno una scaletta di 60 giorni dopo la nomina del CdA per
avere il CS, e di 90 giorni dopo la nomina del CdA per avere i Direttori di
struttura
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Per sinossi richiamo le nomine delle varie cariche di tipo scientifico
n. | incarico | durata | nomina per e da |
1 | Presidente | 4x2 | per legge | ministro |
4 | CdA | 4x2 | per decreto | ministro |
4 | CS | 4x2 | per decreto | presidente |
4 | CS | 4x2 | per decreto e regolamento | direttori e CC -> terne -> CdA |
4 | CS | 4x2 | per decreto e regolamento | eletti |
2 | Dir.Dip. | 5x2 | per decreto e regolamento | commissione presidenziale -> rosa -> presidente |
n | Dir.Stru. | 5x2 | per regolamento | personale elegge -> rosa -> CdA |
6 | Comitato Stru. | non spec. | non dettagliata | direttore struttura |
3-5 | Commiss. Controllo | 3x2 | per regolamento | CdA (solo esterni)> |
Questo regolamento pare in uno stato piu' grezzo (anche come stesura del testo)
rispetto al precedente.
Pare anche un po' troppo condizionato da riferimenti di natura "sindacale" rispetto
all'equivalente regolamento CNR vigente che e' essenzialmente un "regolamento concorsi".
Suppongo che tra le modalita' di assunzione di cui all'art. 4 comma 3 siano
da intendersi come specifiche per il personale di ricerca quelle di cui ai
punti a (concorso), c (chiara fama), d (articolisti)
siano da escludere quella di cui al punto
b (ufficio di collocamento), mentre non mi e' chiaro che cosa sono le norme
di cui al punto e (articolisti tecnici ??)
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Il comma 4 dell'art. 4 (perche' sta qui e non all'art. 6 ?) sostanzialmente introduce
degli articolisti tenure-track il che mi pare positivo
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Il comma 5 dell'art. 4 e' incomprensibile, anche perche' il riferimento al decreto
di riordino e' al comma relativo alle dotazioni organiche. Probabilmente si voleva
fare riferimento al comma successivo, che e' pero' oscuro. Che cosa vuol dire ? che
uno partecipa a un concorso universitario e se e' idoneo passa all'INAF ?
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L'Art. 5 e' l'unico a fare riferimento molto vago alle norme concorsuali, che
pero' sono demandate a future delibere del CdA. Questo cioe' non e' un
regolamento concorsi, a differenze del vigente equivalente regolamento CNR !
Sarebbe opportuno che almeno in parte lo fosse !
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Non e' chiaro se gli art. 6 e 7 sul personale a tempo determinato si riferiscono
al personale ricercatore o no, oppure a cose piu' o meno oscure tipo assegni di
ricerca, post-doc (che cosa e' la formazione di cui al comma 2 art. 6 ?),
Co.Co.Co. e simili (art. 7 ?) dato per scontato che "gli articoli"
sono coperti sotto il comma 4 art. 4 dei tenure-track.
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Gli art. 8 e 9 sulla associatura di personale universitario reintroduce piu' o
meno surretiziamente i "Centri" presso le Universita' discussi sopra a proposito
del ROF. Sinceramente non se ne capisce la necessita' considerato che non sono
mai esistiti nel settore astronomico nel passato CNR, mentre per gli Osservatori
l'integrazione con l'Universita' specialmente nelle sedi di Dipartimenti di
Astronomia (BO, PD, TS, FI, PA, CT) avviene in genere con la colocazione presso
gli Osservatori.
Non sono presenti norme di reciprocita' come nei vigenti regolamenti CNR
Non sono dettagliate le equivalenze tra personale associato e personale INAF,
p.es. per quanto riguarda l'elettorato ove previsto nel ROF.
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Si suppone che l'art. 10 si riferisca alla dirigenza amministrativa, anche se
andrebbe chiarito nel titolo.
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Si suppone che l'art. 11 sul part time non si riferisca ai ricercatori
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Gli art. da 12 a 14 su diritti e doveri paiono richiamare norme standard.
Anche se con livello di definizione variabile (in genere minore, a volte maggiore come
all'art. 13) rispetto ai vigenti regolamenti CNR
Vogon's note :-) :
Si assume che i locali di cui al comma 5 art. 14 siano situati nella sede
staccata di Alpha Centauri (cfr. The Hitch Hikers Guide to the Galaxy)
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All'art. 15 si noti la distinzione tra sede di servizio e sede di lavoro
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L'art. 16 sulla mobilita' pare pretty standard. Si noti che il nulla osta
per i ricercatori compete al Direttore di Dipartimento.
(Come del resto in generale in tutto il regolamento le competenze "da capo del
personale" competono al Presidente per i ricercatori e al Direttore amministrativo
per il restante personale.)
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Non sono molto dettagliate le norme al comma 7 (mobilita' internazionale) :
fanno riferimento a sabbatici, congedi per studio o comandi ?
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Sono altrettanto poco dettagliate, ma si direbbero favorevoli, le norme
sulla mobilita' verso l'Universita' in art. 17 (incarichi di corsi ecc.)
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Il regolamento delle missioni (Art. 19) e' demandato al CdA e potrebbe contenere
norme in passato sollecitate (pie di lista per missioni all'estero),
p.es. qui.
Non sarebbe male se contenesse anche norme per garantire gli anticipi ed altre
norme pratiche simili a quelle in uso a ESA e ESO.
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I Titoli IV e V (art. da 20 a 22) sono blurb di natura generale. Per il comma
3 dell'art. 20 si fa riferimento alla nota del comandante Vogon di cui al
precedente art. 14 :-)
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Il grosso dell'art. 23 sul transitorio non si applica al personale ex CNR, ma
a quello ex-INAF che puo' optare per il comparto ricerca. Non e' chiaro se vi
sia una ridondanza tra i commi 2 e 6.
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Il comma 7 si riferisce invece al personale ex CNR interessato ai concorsi
degli art. 64 e 54, conformemente
agli accordi tra i commissari INAF e CNR gia' portati a nostra conoscenza.
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Personalmente non riesco a scaldarmi molto sulla materia delle aree tematiche, forse
perche' non ne ho chiaro o ne sottovaluto le funzioni. Ma il fatto che non compaiano
in gran dettaglio nei regolamenti forse indica che non pesano poi piu' di tanto.
In ogni caso i commenti in merito sono in una
pagina separata.
Commenti testuali
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I commenti che seguono fanno formalmente riferimento a punti specifici del testo.
Alcuni sono di natura banalmente formale e/o linguistica. Altri
indicati in rosso entrano nel merito del contenuto.
Per praticita' i commenti sono stati spostati in una
pagina separata.
sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/WWW/Opinions/inizio-inaf.html
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last edit 2007 Jul 11 10:42:36 CEST