Questi commenti ai tre schemi di regolamento INAF,
preparati da Lucio Chiappetti
(IASF/MI), erano originariamente una parte
delle riflessioni in materia diffuse all'interno dell'Istituto ed
in altre sedi di discussione.
Per praticita' sono stati spostati in una pagina separata
da dove si puo' accedere ai link di tutti i documenti citati internamente. Tale pagina e'
http://sax.lambrate.inaf.it/~lucio/WWW/Opinions/commenti-inaf.html
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Commenti testuali
Alcuni sono di natura banalmente formale e/o linguistica. Altri
indicati in rosso entrano nel merito del contenuto,
in particolare per confronto con aspetti positivi presenti nei
vigenti regolamenti CNR, che potrebbero venire riutilizzati in qualche forma,
Regolamento di organizzazione e funzionamento
- La dicitura del titolo I del ROF e' ovviamente non applicabile (copiata dal
regolamento di contabilita') e va sostituita con quella corretta
- La sintassi del punto a del comma 1 dell'art. 3 appare zoppicante,
quantomeno c'e' una virgola di troppo
- Il riferimento ai "regolamenti attuativi" (comma 3 art. 5 e punto d comma 2
art. 6) e' ambiguo. Ci si riferisce ai tre regolamenti qui trattati, o a
documenti di ordine inferiore ?
Come commento generale, sarebbe utile se tutti i documenti di ordine inferiore
(a volte in passato sono stati indicati come "manuali operativi" , mentre nei
regolamenti ci si riferisce prevalentemente a "delibere del CdA") venissero
indicati formalmente con una denominazione unica, se l'elenco di tali documenti
"dovuti" venisse riportato in un singolo articolo di ogni regolamento (cosi'
come l'art. 18 del decreto di riordino citava i regolamenti), e che in tale
elenco venisse data una tempistica entro cui il CdA o chi per esso deve
approntare tali documenti, e venissero previste norme sui pareri da parte del
personale.
- Il comma 8 dell'art.8 fa ovviamente riferimento alle "funzioni di
presidente del CS" (colui che presiede) e non alle "funzioni di
Presidente" (dell'Ente) !
- Non e' chiaro se le condizioni di incompatibilita' tra varie cariche
(p.es. art. 12, 16 comma 4 e 20 comma 9) agiscano a priori o a posteriori
nel caso di incarichi elettivi (p.es. punto c comma 3 art. 8), ossia se
costituiscano motivo di ineleggibilita' (impossibilita' a candidarsi) o
se richiedano rinuncie o dimissioni solo ad elezione avvenuta
Inoltre potrebbe essere piu' chiaro se le incompatibilita' richiamate nei
commi degli art. 16 e 20 venissero riportate all'art. 12
- Dal comma 5 dell'art. 22 si suppone che al comma 3 dello stesso vada
aggiunto "di secondo livello"
- Al comma 1 dell'art. 33 il riferimento al termine "post laurea" e' forse
inadeguato oggigiorno con la organizzazione 3+2 anni degli studi universitari
- desta qualche preoccupazione il fatto che agli Art. 18
e 19 non si faccia ancora alcun accenno alle modalita' di risoluzione dell'integrazione
delle strutture CNR ed INAF colocate in una stessa citta', o a quello delle
strutture (CNR o anche INAF) con sezioni territorialmente separate
per validi motivi operativi.
- desta sorpresa che a fronte di procedure elettive o
semi-elettive per il Consiglio Scientifico e i Direttori di struttura, si preveda
al comma 7 dell'Art.20
una nomina fiduciaria e non una elezione del Comitato Consultivo di struttura
(per analogia con i Comitati di Istituto secondo il regolamento CNR vigente)
Inoltre, non essendo chiaro (comma 5 art. 19) se le Strutture possono avere
piu' sedi territorialmente separate (eventualmente anche nella stessa area
metropolitana allargata) ed articolarsi in sezioni (come avviene
per gli attuali Istituti CNR), e' conseguentemente trascurato l'aspetto della eventuale
rappresentanza delle Sezioni in tale Comitato (le attuali norme CNR prevedono
come membri di diritto i capisezione, e membri eletti in numero pari o
superiore come risulta dagli art. 3 e 12 del
regolamento istituti
(decr. n. 015446) del CNR).
- non e' chiara la funzione della Commissione di cui
all'art. 29 rispetto al Comitato di Valutazione di cui all'art. 13. Si tratta
di un visiting committee scientifico simile ai Consigli Scientifici (di composizione
esterna) degli attuali istituti CNR ? (rif. art. 13 del
regolamento istituti
(decr. n. 015446) del CNR).
- Desta qualche perplessita' agli art.18 e 32 (ed anche
agli art. 8 e 9 del Regolamento del Personale) la somiglianza
tra le "strutture a tempo determinato" presso le universita' ed i
"Centri" che esistevano nel CNR ante-riforma Berlinguer e che sono stati soppressi in
quanto ritenuti presumibilmente non positivi. Si nota fra l'altro che in ogni caso nel
CNR ante-riforma tali Centri nel settore astrofisico non esistevano affatto,
mentre l'integrazione tra Osservatori ed Universita', specie nelle sedi di
Dipartimenti di Astronomia, pare gia' realizzarsi comunque tramite la
colocazione delle due entita' presso una sede comune (quella INAF).
Regolamento del personale
- La stesura formale del testo va raffinata (mancano p.es. i rimandi sintetici
del tipo "di seguito denominato 'decreto di riordino'" che sono presenti
negli altri due regolamenti)
- Desta perplessita' il fatto che all'art. 5 si rimandi la
materia concorsuale a una futura delibera del CdA (dovrebbe quanto meno avere
dignita' di manuale operativo e il regolamento dovrebbe dare delle linee guida),
e che si richiami per una materia tanto delicata quanto e' quella dei concorsi
la "disciplina contrattuale di comparto" (ossia l'incertezza delle trattative
sindacali).
Tanto piu' che il vigente contratto si guarda bene dal dire alcunche' sui
concorsi "ordinari" di assunzione (limitandosi ai famosi Art. 54 e 64 per le
situazioni anomale) e rimanda appunto ai regolamenti degli enti !
Si veda ad esempio il
regolamento concorsi
(decr. n. 015450) del CNR, che descrive gli schemi tipo dei bandi (art. 4),
lo svolgimento dei concorsi (art. 5), la formazione delle commissioni con
dettagli per ognuna delle fasce e qualifiche (art. da 7 a 11), i titoli (art. 12)
Un altro aspetto che si e' dimostrato importante anche in passato e' la
determinazione dei settori scientifico-disciplinari (per i ricercatori) e dei
settori tecnologici (per i tecnologi) (cfr. l'art. 2 del citato regolamento CNR),
anche se la questione puo' essere irrilevante (per i ricercatori in passato vi
e' quasi sempre stata una unica area disciplinare astronomica nel CNR, ma e'
possibile immaginare che l'INAF voglia avere un maggior dettaglio, eventualmente
legato alle c.d. macro-aree ?).
L'importanza di tale materia (norme e titoli di concorso e settori disciplinari)
e' rappresentata dall'esigenza di avere norme certe e non arbitrarie
- Relativamente agli art. 8 e 9 e 17 relativi alla associazione
di personale universitario e alla mobilita' di personale INAF con l'universita'
si nota l'assenza di norme di reciprocita', quali quelle richiamate dal comma 4
dell'art. 19 dell'attuale
regolamento istituti
(decr. n. 015446) del CNR.
Fermi restando i rimandi a manuali operativi dettagliati da deliberare da parte
dal CdA, sarebbe importante prevedere come linea guida quella della presenza
di tali norme di reciprocita'
- Non vi e', ne' all'art. 8, ne' altrove in questo o altri
regolamenti, un richiamo esplicito alle borse di dottorato, o alle altre forme
di borse di studio o contratti di formazione, assegni di ricerca e affini,
come p.es. le norme richiamata agli art. 22 e 23 dell'attuale
regolamento istituti
(decr. n. 015446) del CNR.
- Desta perplessita' il fatto che ripetutamente (p.es. Art.5
comma 4, art. 6 comma 3, Art. 16 comma 6) vi sia una afferenza "duale", da una
parte del personale ricercatore verso il Presidente (come e' giusto), dall'altra
del personale amministrativo, ausiliario e tecnico verso il Direttore
Amministrativo.
La notevole perplessita' e' originata dal fatto che il personale tecnico ha funzione
di supporto all'attivita' di ricerca e quindi parrebbe piu' logico e funzionale
che, come per il personale ricercatore, anche il personale tecnico rispondesse
verso il Presidente. Pare difficilmente pensabile che il Direttore Amministrativo
possa avere conoscenza delle necessita' di posti tecnici, o dei profili necessari
per l'assunzione, p.es. di un meccanico, un elettronico o un system manager.
- Il capo VI sui diritti e doveri non contiene dettagli espliciti
sul personale a cui si applica (in particolare non di ruolo o associato) come
invece nell'art. 15 dell'attuale
regolamento istituti
(decr. n. 015446) del CNR. Non sono neppure richiamate le norme di natura
elettorale (ibidem art. 16) o sulla liberta' scientifica (ibidem art. 17)
sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/WWW/Opinions/commenti-inaf.html
:: original creation 2007 lug 11 10:41:38 CEST ::
last edit 2007 Jul 11 10:41:38 CEST